
PADOVA VARRICCHIO DOPPIO CENTRAVANTI – Al Padova nel biennio 2007-2009, con un totale di 59 presenze e 33 gol, nonché uno degli eroi dello storico ritorno in B del biancoscudo con Sabatini in panchina a giugno 2009, Massimiliano Varricchio ha parlato sulle colonne de Il Gazzettino.
Così l’ex centravanti, che oggi vive a Crevalcore, paese nel bolognese, dove gestisce un bar con la moglie: “Il Padova? Conservo un ricordo bellissimo, così come anche mia moglie. Conosciamo tanta gente ed è una esperienza che mi è piaciuta tantissimo. A parte l’inizio, quando sono arrivato, c’erano state un po’ di discussioni con Ezio Rossi, poi la situazione si era messa a posto e avevo iniziato a giocare con continuità e segnare. Sentire la responsabilità è sempre stato importante per me e ho sempre cercato questo nelle piazze in cui sono stato aldilà della categoria perché non mi è mai piaciuto vivacchiare. Il primo anno a Padova tutta la squadra ha fatto molto bene nel girone di ritorno provando la rimonta senza però riuscire ad entrare nei playoff. Il secondo anno, dopo qualche difficoltà con Sabatini al quale era subentrato Tesser prima del ritorno di Sabatini, siamo finalmente riusciti a far parte di questi benedetti playoff che all’epoca sembrava non si potessero mai raggiungere a Padova. Dopodiché siamo riusciti a fare l’impresa di vincerli“.
PADOVA VARRICCHIO DOPPIO CENTRAVANTI – Prosegue: “La situazione attuale del Padova? L’importante è che la squadra sia tornata a più cinque che non sono pochi con ancora sei partite da giocare. E’ normale che adesso la tensione sia tanta. Quando le partite cominciano ad accumularsi arrivi a fine stagione con tutta questa pressione più a livello mentale che fisico e si vede che le due squadre fanno qualche passo falso inaspettato. Sarà pesante per i ragazzi del Padova perché vedono l’obiettivo lì alla portata e vogliono arrivarci, ma sarà ancora più pesante per il Vicenza dopo la batosta di essere tornati a meno cinque“.
Di seguito: “Il doppio centravanti Bortolussi-Spagnoli? E’ fondamentale durante l’anno, ma lo è ancora di pù nel finale di stagione per risolvere una partita sporca dove gli spazi si stringono. Magari non riesci a sbloccarla o sei in svantaggio e mettere una palla dentro all’area avendo due centravanti che si appoggiano o intuiscono prima dell’avversario dove può finire la palla, diventa una situazione molto complicata da gestire per l’avversario“.
Infine: “I quindici gol di Bortolussi? Quando una punta raggiunge quelle cifre vuole dire che sa segnare. Magari sta trovando anche un po’ più di convinzione e fiducia e non gli mancano i mezzi per fare gol. Inoltre, il Padova è una squadra che gioca e attacca e per una punta è fondamentale“.
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