PADOVA PEGHIN SOCIETà – Due giorni dopo la sconfitta di Salò, Francesco Peghin ha commentato il momento del Padova, sempre più in lotta con i rivali storici del Vicenza per la vittoria del campionato.
Così il presidente biancoscudato sulle colonne de Il Mattino di Padova: “Sconfitta che brucia, anche perché nel secondo tempo si era visto il solito Padova, che aveva lottato fino ai minuti di recupero per portare a casa i tre punti. E’ vero che nel secondo tempo la Feralpi si er fatta molto pericolosa, ma dopo i nostri cambi siamo andati più volte vicino al gol. Purtroppo nel calcio gli episodi sono decisivi e subire al 96′ lascia grande amarezza e nervosismo, ma non cambia nulla nel giudizio sul nostro percorso. Siamo ancora primi in classifica, con un vantaggio di tre punti e lo scontro diretto contro il Vicenza a favore, non dimentichiamolo“.
PADOVA PEGHIN SOCIETà – Prosegue: “A caldo la bastosta si è fatta sentire, domenica sera eravamo molto nervosi. Ma è bastato dormirci sopra per iniziare a reagire. Credo che dopo uan sconfitta del genere la squadra ripartirà ancora più carica di prima. E’ un gruppo fantastico. Oltre ad essere vicino ai giocatori in partita, sono al campo tutte le settimane e vedo quanto ci mettiamo l’anima per questa causa. I calciatori più giovani si stanno giocando una bella fetta carriera, quelli più esperti sanno come affrontare questi momenti. Per questo sono estremamente fiducioso. Oltretutto abbiamo un grande allenatore che ha già dimostrato di saper gestire queste situazioni e di saper ripartire nel modo migliore“.
Di seguito: “Questa squadra merita il sostegno di tutta la città. Per questo mi rivolgo a tutti. A chi apprezza la società e a chi la contesta, a chi viene allo stadio e a chi segue il calcio solo marginalmente. Stringiamoci attorno ai giocatori e all’allenatore, perché mai come questo momento è importante che tutta la città dia una mano alla squadra e a questi colori“.
Infine: “La società è in vendita? Si tratta di una grande bufala. Mi pare che Oughourlian sia stato a chiaro nel dire di non voler disimpegnarsi e una persona del suo spessore internazionale non si rovinerebbe la reputazione dicendo cose non veritiere. E poi, se la società fosse veramente in vendita io sarei il primo a saperlo, essendo socio al 25%“.
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