
PADOVA NETO PEREIRA – Al Padova nel biennio 2015-2017, totalizzando 58 presenze e 15 gol, l’ex fantasista brasiliano Neto Pereira ha parlato sulle colonne de Il Gazzettino in vista della sfida di domenica tra i biancoscudati e l’Albinoleffe. Nell’arco temporale indicato, il 5 dicembre 2015 il Padova vinse 3-0 all’Euganeo contro i bergamaschi, e proprio lui, oggi allenatore, segnò una delle tre reti.
Qui le sue dichiarazioni: “Padova per me è stata una rinascita veramente importante perché arrivavo da Varese dopo un fallimento e un grosso infortunio. Poi come città, società e tifosi mi ha lasciato un segno importante. Ci torno sempre volentieri, sono venuto anche a novembre per far battezzare mio figlio più piccolo a Sant’Antonio dove avevo già fatto battezzare mia figlia quando giocavo nel Padova. Sono rimasto legato al Santo e Padova mi è rimasta nel cuore“.
Prosegue: “La stagione attuale? Se non ci fossero i berici a quest’ora il Padova avrebbe già vinto il campionato. Sta facendo qualcosa di straordinario, purtroppo c’è il Vicenza che non molla ma, toccando ferro, mi auguro che il Padova porti a casa questo campionato perché se lo merita avendo a favore anche gli scontri diretti”.
Di seguito: “Andreoletti l’ho affrontato quando lui era allenatore della Saneremese e io facevo il secondo al Verese, e già all’epoca mi aveva impressionato il modo nel quale faceva giocare la sua squadra. Mi piace molto e quest’anno è stato veramente un valore aggiunto per i biancoscudati: è giovanissimo ma bravissimo e molto preparato. A mio parere è lui che sta facendo la differenza“.
Continua: “Un giocatore della rosa attuale che mi somiglia? Non saprei, ma Liguori è quello che ha qualcosa in più. E poi c’è il mio ex compagno Spagnoli, con cui ho giocato assieme a Mestre. E’ un giocatore fortissimo che magari quest’anno non ha trovato la continuità però quel suo gol al Vicenza può essere fondamentale per la vittoria del campionato“.
Poi: “L’Albinoleffe? Quest’anno sta dicendo la sua ed è una delle compagini più in forma del momento, però il Padova sta disputando un campionato straordinario e se all’Euganeo da quel 3-0 ha vinto una sola volta, allora è il momento di sfatare il tabù“.
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